"Ci vuole cultura e struttura. Ci vuole un’organizzazione, radicata e flessibile, giovane e coraggiosa: un soggetto politico che si metta in rete con tutte le esperienze innovative, e che tessa il filo delle idee e delle passioni autentiche. " (dal Manifesto fondativo di Sinistra Ecologia Libertà)


mercoledì 6 maggio 2015

Quale buona scuola?

Report fotografico del volantinaggio di SEL Collegno davanti alle scuole cittadine per sostenere lo sciopero del 5 maggio 2015






sabato 2 maggio 2015

"Fascismo e antifascismo per me pari non sono"

In questa frase, titolo di un libro scritto non molti anni fa da Luciano Manzi, il comandante partigiano Francia, è racchiusa la base del nostro fare politica.


Oltre ai 70 anni dalla Liberazione dal nazifascismo, Collegno e Grugliasco il 30 aprile hanno celebrato anche un altro 70esimo anniversario, quello dell'eccidio dei 68 martiri.
Il 30 aprile del 1945 le truppe tedesche in ritirata segnarono per sempre con il sangue la storia di questo territorio, uccidendo barbaramente 68 persone, partigiani e civili, tra cui donne e bambini.



Nella notte del primo maggio sono comparsi sulle bacheche della nostra sede dei volantini che ci disgustano profondamente: con la solita cantilena della "memoria condivisa" gruppi di matrice politica neofascista cercano di riabilitare la memoria dei volontari arruolatisi nell'esercito della Repubblica di Salò.

Per chi fa politica dichiarandosi antifascista dovrebbe essere scontato, ma visti i tempi che corrono ci sembra opportuno ribadirlo: noi con i repubblichini non abbiamo intenzione di condividere alcuna memoria.

La guerra e le sue atrocità sono qualcosa di terribile, che a 70 anni di distanza possiamo solo immaginare, visto che quasi tutti i protagonisti di quegli anni ci stanno lasciando. Sono morte migliaia e migliaia persone, tra cui molti giovani e molti civili. La guerra dà sfogo al lato più brutale dell'essere umano, ma non dobbiamo mai dimenticarci da chi fu scatenata quella guerra.

Le dittature fasciste e naziste con il loro disegno imperialista portarono morte e distruzione in tutta l'Europa e nelle colonie, disprezzando i valori di pace e solidarietà sociale che oggi sono alla base della nostra Repubblica. Alcuni giovani, dopo l'8 settembre 1943, scelsero di continuare a combattere per quel disegno, altri scelsero coraggiosamente di mettere a repentaglio la propria vita (e quella dei propri cari) lottando per restituire la dignità al nostro popolo. Noi ricordiamo questi giovani.

Se di fronte alla morte siamo tutti uguali, non lo siamo di fronte alla storia. Onore alla Resistenza, onore ai partigiani che combatterono la Guerra di Liberazione.