"Ci vuole cultura e struttura. Ci vuole un’organizzazione, radicata e flessibile, giovane e coraggiosa: un soggetto politico che si metta in rete con tutte le esperienze innovative, e che tessa il filo delle idee e delle passioni autentiche. " (dal Manifesto fondativo di Sinistra Ecologia Libertà)


martedì 17 marzo 2015

Sinistra al lavoro, ripartiamo da qui!

La crisi del mondo del lavoro è di assoluta centralità nel dibattito politico, ma con quale approccio è affrontata a livello italiano ed europeo? Il jobs act e le politiche di austerità della Troika sono davvero la soluzione per contrastare la disoccupazione e far ripartire l'economia?

A queste domande abbiamo provato a rispondere ieri sera in compagnia di Giorgio Airaudo (deputato SEL) e Umberto Radin (segretario CGIL Collegno), di fronte ad una sala piena di collegnesi desiderosi di confronto e partecipazione. 

La traccia per il dibattito ci è stata fornita dalla video intervista al prof. Luciano Gallino (la potete trovare qui), con cui abbiamo aperto la serata.

Ci troviamo di fronte alla necessità di compiere ampi e approfonditi ragionamenti su come affrontare il tema del lavoro nel terzo millennio, sul rapporto tra occupazione e tecnologia, sull'importanza di lanciare un'imponente operazione di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico...

Se la risposta del governo Renzi a tutto ciò è il jobs act, una riproposizione di vecchie ricette studiate per minare i diritti sociali del lavoro, appare evidente la profonda inadeguatezza di questo esecutivo.
Noi pensiamo che ai cittadini interessino risposte strutturali al problema della disoccupazione, non la creazione di precarietà.

La sfida più importante si gioca però sul piano europeo: uscire dalla spirale dell'austerità e da quella che il prof. Gallino definisce la "dittatura dei creditori", programmare un piano di investimenti pubblici per far ripartire l'economia e creare posti di lavoro attraverso un Green New Deal è l'obiettivo primario da perseguire. In Grecia con la vittoria di SYRIZA e (auspichiamo) in Spagna, se dovesse andare al governo Podemos, il cammino è cominciato. E in Italia? 

Sinistra Ecologia Libertà raccoglie firme per abolire il pareggio di bilancio inserito in Costituzione dal governo Monti. L'obbligo del pareggio di bilancio ha creato effetti negativi su debito pubblico e disoccupazione, oltre a costituire un vincolo che impedisce di creare opere di sviluppo lasciando l'iniziativa economica ai soli investitori privati, che per definizione ricercano per prima cosa profitto. Cominciamo da qui per scardinare le politiche di austerity e per lanciare un segnale politico forte e inequivocabile: la sinistra è al lavoro!



Roberto Bacchin - Coordinatore SEL Collegno